29/07/13

Snowtown

(Justin Kurzel, Australia 2011) 
Con Daniel Henshall, Louise Harris, Lucas Pittaway, Bob Adriaens, Matthew Howard.




Justin Kurzel, regista di Snowtown, ha studiato. Materia: tecniche di soffocamento spettatori e teoria dei colpi bassi fuori campo. Snowtown è un piccolo film che toglie progressivamente aria dai polmoni. Non mozza il fiato; ti lascia piano piano a secco. La storia è semplice: in un paese di provincia nel sud dell'Australia, Snowtown, non succede un benamato niente. Almeno, all'apparenza; dietro le mura domestiche si consumano abusi, si covano perversioni e pregiudizi, ma l'abitudine è lavare i panni sporchi in casa propria. Poi arriva John Bunting; è un tizio paffutello, dall'aria gentile e rassicurante, e decide di prendersi cura proprio della "famiglia" protagonista del film (3 fratelli e una madre con qualche problema di troppo). John è uno psicopatico antisemita con spiccata propensione alle torture efferate e all'occultamento cadaveri, ma questo lo scopriremo in un secondo momento, così come il giovane Jamie che suo malgrado finirà per essere prima spettatore poi complice dei crimini di John. 
Ispirato alle gesta dell'omonimo serial killer dell'omonima cittadina australiana, Snowtown vive di tensioni sul punto di ebollizione ma ha la vecchia e risaputa saggezza di colpire allo stomaco in poche e mirate circostanze, preferendo nell'insieme uno sguardo obliquo e decentrato. Pur essendo così abusato il concetto dell'efficacia del fuori campo cruento (al punto da diventare quasi un luogo comune), è innegabile che nell'era del dettaglio anatomico in via di frantumazione l'approccio risulti insolito ed apprezzabile, soprattutto se di fatto contribuisce ad incollarti addosso col mastice tutto lo sporco suggerito.
Ah; l'illustrazione coglie un attimo di profondo disagio consumato in silenzio in un luogo significativo del film: il cesso di casa. Ultimamente, il cinema mi trasporta in "luoghi" che parlano ed interagiscono con me più di quanto vi riescano storie-personaggi; così come Rob Zombie mi ha regalato un corridoio per babau, Snowtown mi racconta lucidamente che un bagno può essere un bicromatico raccoglitore di sporcizia: tattile (rossa) e psicologica (blu).
Guardatelo, via.


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